Cucina del mondo
Ricette gustose di Sandra Caxambu
Troverete le mie ricette, ricette di chef famosi e amici appassionati per la culinaria
Parlo di sensi in tudo e non solo di gusto...
La risposta é semplice: un piatto non si conosce solo attraverso i sapori ma attraverso il perfetto connubio tra aspetto, odore, gusto e… suono!
cuoca, chef, masterchef, food, ristoranti, ricette, cucina, carlo cracco, joe bastianich, carne, grigliata, cook,
Visita sito ufficiale
https://www.facebook.com/tapascaffebistro/
Cuoca professionale
Amo cucinare, fotografare le mie pietanze, commentare le mie esperienze in giro per il mondo.
Da un prodotto povero e genuino trasformo in una pietanza chic. Troverete le mie ricette, ricette di chef famosi e amici appassionati per la culinaria
Parlo di sensi in tudo e non solo di gusto...
La risposta é semplice: un piatto non si conosce solo attraverso i sapori ma attraverso il perfetto connubio tra aspetto, odore, gusto e… suono!
cuoca, chef, masterchef, food, ristoranti, ricette, cucina, carlo cracco, joe bastianich, carne, grigliata, cook,
Visita sito ufficiale
https://www.facebook.com/tapascaffebistro/
giovedì 17 giugno 2010
Mortandela della Val di Non
Sono sempre in cerca dei gusti e sapori diversi...
Ho trovata questa prelibatezza della Val di Non.
In passato, in Val di Non, ogni famiglia usava acquistare un maialino alla Fiera dei Santi e allevarlo per circa 12 mesi a patate, crusca, scarti di ortaggi e fieno.
Con la carne si produceva il più tipico dei salumi della Val di Non, una zona storicamente a forte vocazione norcina, usando esclusivamente il suino, compresa la gola e, più raramente, il cuore e i polmoni. Ogi la mortandela è ancora prodotta artigianalmente da alcuni produttori, ma è sempre più difficile recuperare la materia prima migliore, ovvero maiali pesanti, allevati con alimenti naturali.
Ha una curiosa forma a polpetta, è fortemente affumicato e un caratteristico colore bruno.
Questo antico salume si ottiene disossando le carni, sgrassandole, snervandole, macinandole e aggiungendo una miscela di spezie. L'impasto così ottenuto si divide in piccole sezioni di circa due etti. A questo punto le carni non sono insaccate, ma appallottate e adagiate su assi di legno, su uno strato di farina di grano saraceno o di mais. Dopo una prima asciugatura di circa 12 ore, si passa all'affumicatura (a una temperatura di circa 25°C) e, dopo sei sette ore, le mortandele devono essere girate, una a una, perché si asciughino e affumichino in modo uniforme. Dopo una settimana sono pronte, ma è meglio aspettare almeno un mese per il consumo.
Gaia Montebello
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
la mortandela!!! l'ho assaggiata per la prima volta questa estate in Val di Non, buonissimaaa!!!
RispondiEliminail primissimo assaggio è stata mortandela grigliata ad una festa paesana a Coredo poi l'indomani abbiamo mangiata cruda son tipico pane nero
deliziosa!!
grazie per l'interessantissimo post!!