ULIVO
Nome botanico latino. Olea europaea L.
Famiglia botanica. Oleacee.
Nomi internazionali. It.: Ulivo; Fr.: Oliver; Ingl.: Olive tree; Ted.: Olivebaum; Sp.: Olivo.
Distribuzione geografica. Tipico delle regioni mediterranee. Pianta ornamentale e da frutto, si coltiva in Italia ovunque. Introdotto nell’Asia minore. Nell’Italia settentrionale è coltivato presso i laghi.
Descrizione botanica. Albero sempreverde a foglie intere, coriacee opposte; fiori biancastri in racemi ascellari e drupa quasi nerastra a maturazione.
Tempo della fioritura. Maggio-giugno.
Parti usate. Foglie, drupa, corteccia e l’olio.
Tempo balsamico o della raccolta. Novembre, per le drupe; le foglie in primavera.
Corrispondenza astrologica. Luna, Giove, Acquario.
Composizione chimica. Le foglie contengono Oleuropeina, sostanze tanniche e resinose, un olio etereo. L’olio di oliva è composto di oleina, palmitina, tracce di stearina, fitosterina, clorofilla e vitamine A ed E.
Azione farmacodinamica. Le foglie e la corteccia sono febbrifughe. Azione vasodilatatrice, ipotensive, diuretiche, antitossiche, antiartritiche, antigottose, antireumatiche, astringenti, detergenti, vulnerarie. Il frutto o drupa: emolliente, lassativa, ricostituente. L’olio: proprietà balsamiche, calmanti, emollienti, epatiche, lassative.
Applicazioni terapeutiche. L’olio si usa come colagogo nella litiasi biliare (calcoli). Per iniezioni sottocutanee, l’olio di oliva sterile in ragione di 2-5-10 cc, arreca vantaggi negli stati di grave esaurimento nervoso, insufficiente nutrizione gastrica (stati di magrezza eccessiva). L’infuso di foglie provoca vasodilatazione anche delle coronarie e perciò abbassa la pressione del sangue. Efficace nell’ipertensione renale essenziale, da menopausa e da arteriosclerosi, senza provocare fenomeni secondari. Riduce anche l’azotemia. Esternamente l’olio per unzioni e frizioni cura le lesioni cutanee, quali le ustioni, escoriazioni, eczemi. Per clistere nella stipsi ostinata (mezzo litro d’olio); per iniezioni emollienti nella gonorrea ostinata.
Preparazioni e dosi.
Infuso di foglie secche tritate due manciate in un recipiente ove si versa un litro di acqua bollente e si copre. Colare dopo 20 minuti. Bere 3 sino a 4 tazzette negli stati febbrili.
Estratto totale per 4-6 volte al giorno decigrammi 2.
Decotto di 40 gr. di foglie in 1 litro d’acqua: da bere in 10 giorni contro la pressione alta del sangue, contro le febbri intermittenti, e in caso di piaghe che stentano a cicatrizzarsi, come lavacri.
Contro la pressione del sangue alta e come febbrifugo, si prepara la tintura macerando 20 gr. di foglie d’olivo o di corteccia di rami d’olivo ben sminuzzata per una diecina di giorni in 160 gr. d’alcool puro a 40°: somministrare alla dose di un cucchiaino al giorno in un po’ d’acqua o in una tazzina di thè.
Olio d’oliva autentico, ottenuto dalla spremitura dei frutti alla dose di 30 sino a 60 grammi, con un pizzico di sale, a cucchiai ogni giorno nelle coliche di fegato, dei reni e saturnina, per eliminare i calcoli della bile e renali e, come lassativo.
Un’ora prima dei pasti, un cucchiaio di olio di oliva giova nell’ulcera gastrica, un cucchiaio d’olio prima del pasto per stimolare e regolare le funzioni digestive e combattere la stitichezza e nel corso degli stessi pasti per vincere la sterilità (dato il contenuto in vitamina E) e per ingrassare. Nelle affezioni di stomaco, intestino e fegato l’olio di oliva è un rimedio sovrano. Nell’itterizia dei neonati è efficace un cucchiaino di olio e miele.
Il Chauffard ideò una emulsione contro le coliche epatiche fatta così: olio d’oliva gr. 150-300, cognac gr. 15-20, gialli d’uova due, mentolo mezzo grammo: da somministrarsi in due volte, al mattino a 15 minuti di intervallo.
Contro l’esaurimento nervoso si usano le iniezioni intramuscolari di olio di oliva sterile alla dose di 5-10 cc. L’olio sterile di olive è un fissatore del calcio, preso per bocca o iniezione un giorno prima della cura calcica.
Per uso esterno: contro le scottature il linimento oleo-calcare fatto di
- Olio di oliva (estratto dalle drupe) parti 1
- Acqua di calce parti 1
Oppure mescolare 90 grammi d’olio d’oliva in 100 gr. d’ammoniaca. Il clistere di gr 20-100 in altrettanto di acqua serve come evacuante, perché disgrega le parti indurite e giova nelle coliche da parti laboriosi.
La gomma che scola dal tronco e dai rami giova come materiale per collirio.
L’olio calma le infiammazioni ed i pruriti.
di Tommaso Palamidessi
Le informazioni qui riportate hanno solo un fine illustrativo: non sono riferibili né a prescrizioni, né a consigli medici, né a terapie sanitarie.
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